giovedì 21 febbraio 2008
Cosa c'entra il culo con le "quarantore"


Dal titolo non vi aspettate cose sconce, anzi questo Post è il più culturale che ho scritto. E' vero, in Toscana non c'è il dialetto, ma se ci mettiamo di impegno per parlare male non siamo secondi a nessuno. Però ci sono una serie di modi di dire, e una serie di termini veri e propri che spesso non hanno nemmeno un sinonimo nella lingua italiana, che non sono conosciuti come "Guaglio' o "Cadrega", ma che fanno parte pienamente delle conversazioni dei Toscani, specie nelle generazioni più anziane ma non solo. Queste parole, questi modi di dire, rischiano di scomparire. Sì, come il Martin Pescatore, un uccellino bellino che nei ruscelli qui vicino casa mia era sempre presente e da piccolo mi emozionava vedere e che oggi non si vede più. Tutto azzurro, becco lungo e volava a 3 centimetri soprail pelo dell'acqua. Ma non divaghiamo... Questi termini, come dicevo, nelle nuove generazioni sono stati sostituiti dai "io e te 3 msc", "è un rimastone", "ciao raga", oppure dai termini inglesi come se chi li pronuncia ne sapesse il significato, noi che quando andiamo all'estero ci esprimiamo a gesti. Per questo ho messo un semplice invito per una serata in discoteca, dove il 50 % dei termini usati è in inglese, anche la data.

Quello che voglio dire è che ci sono dei termini, delle parole, frutto della cultura contadina toscana, perchè qui 100 anni fa eravamo quasi tutti contadini, che vanno conservati e preservati come fa il WWF con il Martin Pescatore, e l'unico modo per esserne sicuri è scriverli da qualche parte. Giorni fa mi è arrivata una mail che diceva proprio questo. Io me la sono salvat con l'intento di conservarla e arricchirla. Una specie di vocabolario di lingua Toscana, tipo quelli della De Agostini in DVD. Spagnolo in DVD..Inglese in DVD. Ecco questo potrebbe essere Toscano in DVD. L'elenco di termini e modi di dire è molto lungo, per questo ne ho sintetizzati alcuni, quelli che mi sono piaciuti di più e quelli che mi sono sembrati più spiritosi.


ABBOLLORE Di qualcosa estremamente calda. "La minestra è abbollore!" (da bollore)

A UFO A sbafo. Dalla sigla A.U.F. (ad usum fabricae), posta sui materiali destinati alla costruzione del Duomo di S. MAria del Fiore, esenti da ogni dazio e gabella

AZZANELLA Parte della carreggiata esterna all'asfaltatura, spesso dissestata.

CHIORBA Testa. "Che chiorba dura t'hai!"

PEZZOLA Fazzoletto

TOCCO L'una, le tredici, riferito all'ora: "Che ora è?" "E' il tocco e un quarto!"

TU' NE TOCCHI! Letteralmente, ti picchio, usato in maggioranza dai genitori verso i figli capricciosi.

ARRIVARE DOPO I FOCHI DI SAN GIOVANNI A Firenze, a giugno, si festeggia la festa del santo patrono (San Giovanni Battista). Questa festa comprendeva tornei, un palio dicavalli (ricordato da Dante e Boccaccio),una fiera. Alla fine c´erano i fuochi sui quali si facevano saltare uomini e bestie in base alla tradizionedella benedizione `per ignem´. Arrivare a fuochi spenti significa arrivare a cose fatte.

CHE S'HA A' IRE? Letteralmente: andiamo via? Ire è di chiara influenza spagnola.

BISCHERO Persona poco acculturata e poco furba, che assume atteggiamenti chiaramente poco convenevoli e poco convenienti.Quindi, anche se usato in maniera scherzosa ed abbastanza colloquiale, significa stupidotto, sempliciotto, quando non significhi qualcosa di peggio: dipende quindi anche dal tono di voce che viene usato, e dal contesto in cui viene detto.Dall'aggettivo personale, deriva anche l'aggettivo più relativo ad una situazione o ad un contesto: quando si commette una bischerata, significa che si è fatto un qualcosa senza pensarci troppo su, ed il risultato è stato chiaramente fallimentare, come del resto sarebbe stato lecito attendersi, se solo ci avessimo pensato un poco prima di agire!

EH! SE FOSSI NE' MI' CENCI...! Richiamo di colui che parla alle proprie condizioni di gioventù.

GANZO Aggettivo che indica, con una certa ammirazione, qualcosa che è capace di stupire. Indica però anche l´amante della moglie o del marito.

GINGILLONE Colui che è lento nel fare le cose, che magari ne inizia molte e non ne conclude una.

GORA Traccia salina che viene lasciata dal sudore estivo o primaverile sotto le ascelle delle camicie.

PUNTO Non è punto la macchina Fiat, ovvero, non è per nulla la macchina Fiat. Punto è proprio un avverbio di negazione assoluta, che sta a significare che di quella cosa, non ce ne sta proprio neanche una piccolissima parte. C´ hai del pane? Non ce n´ho proprio punto! A si? Non va punto bene!

DIACERE Dormire. Es.:" A ì' tocco si va a desinare e dopo si va a diacere a letto ".

BOCCONI Dormire a pancia sotto

RIVERTO Dormire a pancia sù

GIUEEEEE!!!Esclamazione di stupore

SENZA LILLERI, UN SI LALLERA Senza quattrini non si fa nulla

COSA C'ENTRA IL CULO CON LE QUARANTORE? L´origine di questo modo di dire fiorentino è attribuita ad un incidente avvenuto in una chiesa fiorentina, durante l´esposizione solenne del Santissimo Sacramento, pratica conosciuta col nome di "Quarantore".Nella chiesa gremita di fedeli sembra che una donna, avvenente e formosa, si sentisse toccare affettuosamente da uno che le stava dietro.Alle sue rimostranze, il colpevole cercò di spiegarle più con i gesti che con le parole che l´aveva fatto senza malizia, a causa del pigia-pigia: "Sono le Quarantore!", bisbigliò candidamente. Al che l´onesta popolana ribattè indignata ed a voce concitata:"Cosa c´entra il c.... con le Quarantore". E dal suo punto di vista, non aveva torto!

AVERE LA BOTTEGA APERTA Eufemismo per "avere i pantaloni sbottonati davanti".

ALLAMPANATO Di persona magrissima: "Secco allampanato"

BRINDELLONE Persona molto sciatta o trasandato. Oppure, scherzoso, giovanottone non aitante nè ben messo (usato per lo più in questo senso)

DESINARE sing. masch. Il pasto principale della giornata, di solito a mezzogiorno. "Dopo desinare" ossia, dopo pranzo.

TAMBURLANO Simbolo di oggetto ingombrante e antiestetico. Usato anche per "Mi hai fatto una testa come un tamburlano", mi hai rintronato con le chiacchere o col frastuono.

CINCI Pene, per lo piu' piccolo o di bambino.

BUCAIOLO Antico negoziante delle "buche". I negozi del mercato di San Lorenzo erano posti al di sotto del livello stradale, di fatto....in "buca".All'ora di pranzo passavano i carri con le vivande e chiamavano a raccolta i negozianti al grido: "Bucaioli...c'è le paste!"
GIOVANOTTO Uomo celibe, indipendentemente dall’età

RAGAZZA Donna nubile, indipendentemente dall’età

TRASPORTO Funerale

ROTOLANTE Tapparella

BANDONE Saracinesca, spec. di negozi

SMARIMETTERE Dicesi di quando per la prima volta si inizia a consumare un bene. Soprattutto si dice per beni di consumo alimentari. Esempio, ho smarimesso il prosciutto.

CHIOCCOLINA di ragazza stupidina

BASTRAONE Giovane ragazzo sotto 20 anni.

DA OGGI A OTTO Tra una settimana


Ora.. se qualche toscano mi vuole suggerire altri termini sarò ben lieto di integrarli nella mia raccolta, chi non è toscano mi farebbe piacere se mi facesse conoscere qualche termine o modo di dire dialettale che ritiene più spiritoso.


bona gentaccia

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posted by Virgilio Rospigliosi at 21:38 | Permalink |


24 Comments:


  • At 22 febbraio 2008 alle ore 00:00, Blogger Miss Dickinson

    Io uso quasi tutte le parole che hai elencato, ma leggerle mi fa ridere per come sono ridicole!
    Comunque, leggere le nostre parole ti fa capire che termini assurdi che usiamo dalle nostre parti. "Brindellone" è qualcosa che non si può leggere, eppure è un termine che adoperiamo per descrivere un sacco di gente!
    Vabbè, che t'à a dire, sarà meglio andà a letto che domattina ci si leva presto!

     
  • At 22 febbraio 2008 alle ore 12:30, Blogger Pino Amoruso

    Ciao!!!Purtroppo non essendi Toscano non posso sugerirti altri termini di questa meravigliosa lingua. Sono d'accordo con te...non bisogna abbandonare le tradizioni, la storia, gli usi e costumi della propria terra. Sicuramente la scuola al riguardo non da una mano; se si continua così, le nostre tradizioni andranno perse!!!
    A presto ;-)

     
  • At 22 febbraio 2008 alle ore 21:05, Blogger Tamburi Lontani

    E bravo Virgilio....tu m'ha fatto proprio sganascià da ridere!

    Mi ci voleva proprio una bella risata in un periodo come questo in cui il pensiero del lavoro mi fà marcì!

    Certo che con tutti questi copyright farei una fortuna!

    Un saluto.
    D.

     
  • At 23 febbraio 2008 alle ore 10:07, Blogger Lieve

    Niente...non sono Toscana e non posso suggerirti nient'altro, però è stato interessante leggere il tuo elenco, e mi sono anche tolta qualche dubbio o_°

     
  • At 23 febbraio 2008 alle ore 17:50, Blogger marge

    veramente carino questo elenco, alcuni termini liavevo gia sentiti dai vari comici toscani che passano in tv..io sono romana ma non mi viene in mente nessun modo di dire strano.. anche se ci saranno sicuramente
    magari ripasso !!!!!!!

     
  • At 23 febbraio 2008 alle ore 22:25, Blogger rudyguevara

    il che tu fai,inviti il matto alle sassate?(=che fai,mi sfidi?) sono toscana,pistoiese,te sei fiorentino vero?lasciamo da parte le antiche rivalità cittadine(per dire il vero,più forti con prato),ma ovvia,vogliamo buttarci a babbomorto?o a bischero sciolto?(=gettarsi un un'impresa senza troppo riflettere,come viene,d'impulso).un ti pare?(=nn ti sembra?).a me mi garba(a me piace).a me 'un mi garba punto(=non mi piace x niente).braetta(la cerniera dei pantaloni,la patta).questa è livornese(e nn è rivolta a te,bada bene):a te ti caa l'orso(ora sono cavoli amari,x te).in pistoiese direi:ora tullo vedi!sempre livornese:boia,dè(=accipicchia!)aretino:speriamo mbe',disse il rospo,ma il contadino uzza la 'anna(speriamo bene,disse il rospo,ma il contadino aguzza la canna,corrispettivo di:speriamo bene,ma credo si metta male).nn so se è pratese o fiorentino il detto:cencio parla male di straccio(=senti chi parla,da che pulpito vine la predica!)sempre aretino:ransomiglio con barbaglio(=fotografia col flash),e semanfro(semaforo).a pistoia,è frequente sentire semafero.ti son garbate?a presto.ps.ora vivo a taranto,nn ti dico quando mi scappa un'espressione pistoiese,come mi guardano!

     
  • At 23 febbraio 2008 alle ore 22:35, Blogger rudyguevara

    perdonami,compaesano(quasi)se ti ho dato del fiorentino!(nn che fiorentino sia un'offesa,sia chiaro,ma un pistoiese ci tiene acchè nn ci siano scambi,sai quanto mi sfavo quando mi dicono tutti:ah toscana, di firenze vero?come se nn ci fosse altra città!ok,lo capisco,che x chi è di fuori nn sia facile riconoscere la differenza dell'accento,ma che cavolo,mai nessuno che chieda:di siena?o di arezzo?tutti sempre danno x scontato che sia di firenze!).sono andata solo ora a vedere il tuo profilo,ed ho visto che sei della pieve!sorry!è che tu hai messo così tanti termini e modi di dire fiorentini ,che avevo pensato che lo fossi!giù,un ti sfavare,un fa'il bischero,eh!?con simpatia.

     
  • At 23 febbraio 2008 alle ore 23:42, Blogger Nadia

    Ho parenti A Prato e a Pistoia per cui le parole le conoscevo quasi tutte...
    Io son veneta per cui posso farti qualche es se vuoi...
    * "la tega dee braghe" La zip dei pantaloni
    * "te dae un struccon" Ti stringo forte in senso affettuoso
    * "va a farte frider" Vai a farti friggere, a quel paese, a fan...
    * "zoccola" donna di strada..in quel senso...
    * "pantegan" topo
    * " piot" tacchino
    * "sciusa" buccia

    Ciao :-))

     
  • At 24 febbraio 2008 alle ore 10:25, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Miss..anch'io le uso e il casino è che a volte non so trovare un sinonimo in italiano!

    Pino..è vero le tradizioni non andrebbero abbandonate e alla scuola basterebbe poco..comunque è un idea da suggerire magari alle elementari

    Tamburi Lontani..per i copyright come facciamo, bonifico o assegno?

    Lieve..sono contento di averti tolto qualche dubbio..di che tipo?

    Suysan..se sei romana penso che non hai problemi in fatto di termini e modi di dire!!

    Rudyguevara..Senti senti, pistoiese anche te..non ti preoccupare, non mi sfavo!!! Certo, grazie, l'elenco me lo hai arricchito di brutto!! Grazie ancora..Ci si vede!!

    Orchidea..Belle!! Anche voi veneti non scherzate,
    Te dae un struccon

     
  • At 24 febbraio 2008 alle ore 16:49, Blogger Juliet

    bel template....lo farei anche col napoletano un dizionario del genere...

     
  • At 24 febbraio 2008 alle ore 16:59, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Con il napoletano sarebbe spettacolare!!!

     
  • At 24 febbraio 2008 alle ore 17:35, Blogger rudyguevara

    O COME SI DICE.....CIAREA!(=CIAO).A PRESTO.

     
  • At 24 febbraio 2008 alle ore 20:26, Blogger Sara Sidle

    A me tu ma a dire come si parla male noi toscani!^_______^Ma siamo anche tanto simpatici!!!
    Io odio il modo di parlare giovanile, specialmente negli sms. Ma come cavolo si fa ad abbreviare tutto? E poi "ciao raga" non si può sentire!!!!
    Prefrisco sentire un dialetto che un fraseggio alla 3msc..
    In casa mia, poi ci sono dei detti che mia mamma dice da anni che risalgono ai miei bisnonni, che un giorno voglio raccogliere per non correre il rischio di perderli, mi dispiacerebbe, Anche secondo me è importante non perdere i vecchi modi di dire.
    Bacioni

     
  • At 24 febbraio 2008 alle ore 22:00, Blogger Lieve

    Ad esempio mi ero sempre chiesta cosa caspiterina significasse "mangiare a ufo" o.0 e da sola, poco ma sicuro, non ci sarei mai arrivata :P
    Ciauz

     
  • At 25 febbraio 2008 alle ore 10:34, Blogger GlitterVictim

    Anche a Milano si dice avere la bottega aperta con lo stesso significato e Sbrindellato invece di brindellone ma la sostanza non cambia.

     
  • At 25 febbraio 2008 alle ore 19:36, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Rudyguevara, "Ciarea" non l'ho mai sentito..è toscano? E che ne dici di "Rimbeltempisce"

    Sara, "ciao raga" mi avvilisce... meglio "ci si vede bastraoni"

    Lieve, "mangiare a Ufo" io l'ho sempre detto ma il significato non lo conoscevo davvero. Ciauz

    Glitter, grazie della visita... allora la bottega aperta si può dire anche a Milano. Prendo "la cadrega"e scrivo

     
  • At 26 febbraio 2008 alle ore 14:16, Blogger rudyguevara

    TI HO NOMINATO X UN MEME!E' DIVERTENTE,SE VUOI,CONTINUALO!
    CIAREA LO DICE SEMPRE IL MI BABBO,MI E' VENUTO IN MENTE,MA FORSE NN E' TOSCANO,HO TOPPATO!RIMBELTEMPISCE MI PIACE,CHE NE DICI DI RIVIENCI?(RITORNA).LO DICONO AD AGLIANA.

     
  • At 26 febbraio 2008 alle ore 21:15, Blogger Virgilio Rospigliosi

    Rivienci è bellino! Da noi si dice rivienici, solo una i in più. Ma te sei originaria di Agliana o Pistoia?

     
  • At 26 febbraio 2008 alle ore 23:19, Blogger rudyguevara

    di pistoia,xò ho diversi amici e parenti ad agliana,quindi,come vedi,sono poliglotta!ah ah ah!

     
  • At 26 febbraio 2008 alle ore 23:20, Blogger rudyguevara

    anche io dico rivienici,come te!

     
  • At 28 febbraio 2008 alle ore 11:11, Blogger Musa

    ahahah vivendo a siena da tanto molti termini li conosco, a me piace molto "smarimettere" che a siena si dice "marimettere" e quando sento le vecchiette al banco salumi che dicono "ma se lo deve marimette un fa nulla!" mi fa troppo ridere.
    A siena poi si dice anche "altro" in una conversazione tipo:
    cliente: un etto di salame
    salumiere:...altro???
    cliente:altro!(per dire che non desidera altro)
    io non capivo perchè la cliente dicesse altro e poi non prendeva niente più, ahahah.


    p.s. ma il cencio e lo scaleo?

     
  • At 28 febbraio 2008 alle ore 11:50, Blogger Virgilio Rospigliosi

    "Altro" è spettacolare!! mi immagino la tua faccia quando lo hai sentito per la prima volta. "Cencio" mi ha messo in difficoltà quando ho fatto il militare. Chiedevo del cencio e la gente mi guardava male! Così come con la granata..

     
  • At 24 aprile 2014 alle ore 15:23, Blogger CimPy

    Bello davvero.
    Però IRE è di origine latina
    (eo, is, ii, itum, ire)
    vedi
    http://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?lemma=EO100#

     
  • At 25 agosto 2019 alle ore 15:36, Blogger Unknown

    Sono aretino e ti suggerisco due parole che pochi conoscono ma alcuni usano regolarmente:
    Cumbrugliume= indica il tipo paticolare di luminosità al momento di passaggio dalla notte al giorno e quindi in generale indica una situazone di luce naturale che permette una visione non ben definita.
    Usata anche dai cacciatori che indicano con quel termine il momento ideale per cacciare la beccaccia che esce dal bosco in quelle condizioni di luce per andare a cercare il cibo.

    Summumelo= grande quantità
    oppure in senso figurativo viene usato nel gioco delle boccette al bigliardo indicando un punto particolarmente difficile da togliere (il giocatore convinto di aver messo un gran punto si rivolge all'avversario e gli dice "cava 'sto summumelo se te riesce"
    Cava dal verbo cavare= togliere.